Si corre a passi spediti verso l’approvazione dei PEPP (Pan-european personal pension), piani pensionistici individuali armonizzati a livello europeo. Il progetto non mira ad armonizzare in alcun modo i regimi pensionistici dei vari Paesi, ma semplicemente a creare nuovi strumenti per integrare le pensioni individuali; con la libera circolazione e i conseguenti spostamenti per motivi lavorativi è infatti emersa l’esigenza di dare la possibilità a qualsiasi cittadino europeo di avere un proprio “zainetto previdenziale”, da portare con sé nelle varie esperienze in giro per l’Europa.
La previdenza integrativa è del resto una realtà ormai consolidata in quasi tutta Europa e un prodotto previdenziale armonizzato dovrebbe anzi favorire la mobilità dei lavoratori all’interno dell’Unione Europea, oggi ostacolata proprio dall’elevata frammentazione in mercati nazionali. Il tema della previdenza è in questo senso molto sviluppato in alcuni paesi quali Danimarca, Olanda, Svezia, Finlandia e Gran Bretagna, mentre nel resto d’Europa il processo pare ancora in corso; in particolar modo l’Italia si pone in fondo alla classifica.
I suddetti aspetti, in vista di una gestione oculata delle proprie risorse, meritano di essere attenzionati e valutati insieme al proprio consulente finanziario.