Effetti e insegnamenti dello scandalo Facebook

Vorrei fare un commento su quello che sta accadendo in questi giorni al titolo Facebook, in pesante crollo a Wall Street. Senza addentrarmi troppo nella problematica, e premesso che a mio avviso Facebook verrà intaccata solo temporaneamente da questa situazione, vorrei invece concentrarmi sui pesanti storni del titolo in questione e sui soliti errori commessi da noi investitori nei momenti di euforia dei mercati.

Già qualche tempo fa i titoli legati ai social network maturavano sul mercato americano notevoli record, ed attratti da tali risultati molti investitori si sono decisi ad investire direttamente e quasi unicamente su essi, trovandosi oggi in una situazione critica.

Andando indietro nel tempo, a titolo esemplificativo, possiamo ricordare il Dieselgate, lo scandalo riguardante la falsificazione delle emissioni di vetture in linea con le prescrizioni legali statunitensi, grazie al software della centralina appositamente modificato per essere in grado di ridurre le emissioni durante i test di omologazione, migliorando le prestazioni a scapito dei vincoli ambientali durante il normale funzionamento. Nei giorni immediatamente successivi i titoli di alcune case tedesche hanno avuto pesanti perdite, tanto da portare alcuni amministratori a rassegnare le dimissioni.

Cosa dobbiamo imparare da queste situazioni? Dobbiamo essere sempre fedeli al concetto di diversificazione: una cosa è investire su un titolo, e un’altra su un paniere controllato da un buon gestore, capace di acquistare e vendere in caso di anomalie su singoli titoli.

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