L’investimento immobiliare rappresenta ancora una certezza?

L’Italia è uno dei paesi al mondo con il maggior numero di proprietari (87% della popolazione vive in un immobile di proprietà) e ciò induce a chiedersi quali siano le origini di questa fiducia nell’investimento immobiliare, decisamente maggiore rispetto a quella riposta nell’investimento finanziario.

Le ragioni sono principalmente culturali in quanto per moltissimi anni i valori degli immobili hanno sempre segnato una tendenza in crescita, ma a questo proposito vorrei esporre qualche considerazione, in particolare con riguardo alle modalità con cui solitamente si valuta un rendimento: sia esso immobiliare o finanziario, non è possibile valutare il rendimento solo nominalmente, occorre sempre considerare l’inflazione, per cui se il nostro immobile sì è rivalutato del 10% ma l’inflazione è al 12%, stiamo erodendo valore (parliamo ovviamente degli anni ‘70 e ‘80) e così per gli investimenti finanziari.

Negli ultimi dieci anni anche il mercato dell’immobile è però cambiato; chi ha acquistato una casa nel 2006/2007 oggi farebbe fatica a rivenderla allo stesso prezzo, e ciò perché trattasi di un investimento difficilmente smobilizzabile, e allora il rischio diviene decisamente più alto e certo rispetto a quello di un investimento finanziario. Ciò non significa che l’investimento immobiliare sia assolutamente sconsigliabile, ma deve essere ponderato negli stessi termini di un investimento finanziario, dunque considerando posizione, fruibilità in base alle esigenze della famiglia presente e futura, prezzo di acquisto ecc.

Considerate con il vostro consulente immobiliare e finanziario questi aspetti ricordando sempre che con una buona diversificazione tra investimenti immobiliari e finanziari è possibile raggiungere in maniera più agevole i nostri obbiettivi.

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