L’ultimo vero cigno nero risale alla crisi dei mutui subprime (prestiti ad alto rischio finanziario concessi a clienti a forte rischio debitorio), dalla quale ha avuto origine la più generale crisi economica del 2008/2009 che ha investito tutto il mondo occidentale; oggi investireste in una gestione di mutui americani?
Se si analizzano le cose con lo specchietto retrovisore la risposta sarebbe senz’altro negativa, ma in realtà i mutui americani, ad avviso di alcuni notissimi gestori obbligazionari, sono diventati oggi una vera opportunità per quella parte del portafoglio dedicata all’obbligazionario. E quali sono i motivi di questo cambiamento rispetto al 2008?
· Scarsità dell’offerta di immobili monofamiliari
· Crescita culturale delle famiglie
· Maggiore solidità patrimoniale delle famiglie
· Bilanci delle banche più solidi
A tutto questo dobbiamo aggiungere che gli standard creditizi “allegri” del 2008 rappresentano ormai un lontano ricordo, oggi i criteri con cui si valuta la solidità del soggetto a cui si eroga del credito sono tra i più severi al mondo.
In aggiunta a ciò, la percentuale dei famigerati NPL (“Non Performing Loans”, prestiti non performanti), di cui molto spesso sentiamo parlare in correlazione ai problemi delle nostre banche, è a livelli minimi. Ritengo dunque che all’interno della diversificazione del nostro portafoglio una gestione in mutui americani oggi non sia assolutamente una follia, ma anzi potrebbe rivelarsi un’opportunità.