Percorso in itinere per il risanamento del sistema bancario europeo

Dopo un periodo estremamente sofferto il sistema creditizio europeo sta riprendendo vigore; abbiamo infatti vissuto un ciclo caratterizzato da tutta una serie di crisi bancarie che hanno lasciato strascichi non indifferenti sui risparmiatori, e solo recentemente si è dato avvio ad una dura opera di risanamento generale.

Le ultime rilevazioni vedono dei dati più confortanti rispetto ai dati pre-crisi ed in particolare:

1) Leva finanziaria: 33%

2) NPL (Non Performing Loans) in evidente riduzione

3) Copertura finanziaria al 145%

4) Notevole aumento della trasparenza

Lo sforzo delle autorità europee è stato certo notevole, vista l’importanza strategica del credito nell’economia e il rilevante clima di sfiducia che si era creato tra i consumatori, e complessivamente il risultato del 2017 è più del doppio di quello dell’anno precedente, ma due terzi di questo progresso sono riferibili a componenti straordinarie. Nella media del continente, il RoE (Return on Equity) al netto di queste componenti si posiziona poco al di sotto del 7%, 1,7 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente

E allora è tutto finito? Non vedremo più crisi bancarie a livello europeo e soprattutto italiano? Certamente le possibilità sì sono notevolmente ridotte ma credo che il settore sia ancora in una fase di transizione, lontana dal riconquistare la piena fiducia dei consumatori; non tutti i problemi sono infatti risolti, la redditività prevalente resta ancora inadeguata e il consolidamento strutturale procede lentamente.

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