In una fase di fine ciclo e di aumento della volatilità come quella attuale, diventa importante dare maggiore stabilità ai portafogli e, proprio in quest’ottica, una polizza di Ramo 1 potrebbe essere la soluzione più adeguata. Ma di cosa stiamo parlando?
Le polizze di ramo 1 sono degli investimenti garantiti dalle compagnie di assicurazione, in quanto tali insensibili al mercato, che risultano invero sempre più rare nel mercato attuale, per lo più a causa di tassi d’interesse negativi, quando invece solo fino a pochi anni fa rappresentavano la parte preponderante della raccolta delle compagnie. Questi investimenti, oltre a garantire il capitale, garantiscono i classici vantaggi fiscali dell’assicurativo, quali l’impignorabilità, l’insequestrabilità e la sottrazione del capitale dall’asse ereditario, circostanza quest’ultima di non poco conto, soprattutto per chi ha figli minori o è molto anziano.
Ma sono tutte uguali le gestioni separate, è sufficiente trovare una qualsiasi compagnia di assicurazione? La risposta è di segno negativo: se il soggetto che ci deve garantire il capitale è una compagnia di assicurazione, le valutazioni da fare saranno relative alla solvibilità della compagnia, ciò in quanto è diverso essere garantiti da una società Rating AA, ossia definibile Alta qualità (titolo poco sensibile alle circostanze avverse) o una società BB+, di una qualità discutibile (titolo dalla solidità incerta, molto sensibile alle circostanze avverse).
Credo in ogni caso che il mercato del Ramo 1 sia molto interessante, tanto da rappresentare un’ottima soluzione, in questa fase di fine ciclo, per stabilizzare in maniera notevole il ns. portafoglio.