Perché l’azionario ha un ottimo potenziale? Questa è una delle domande da farsi in una fase così complessa del ciclo economico. A mio avviso, dopo un ottobre caratterizzato da una accentuata volatilità e con una correzione significativa dell’azionario, possiamo rimettere insieme le idee partendo da alcuni dati:
1) gli utili, soprattutto negli Stati Uniti, sono in forte crescita, benchè ciò non si rifletta nelle valutazioni azionarie 2018;
2) la stagione favorevole degli utili dovrebbe continuare anche nei prossimi trimestri, e seppure in un contesto economico generale più difficile, dovrebbe garantire ottimi spazi all’equity, soprattutto americana;
3) i mercati emergenti prefigurano ampi spazi di crescita alla luce dei recenti storni, data anche la fase del ciclo più giovane;
4) per quanto riguarda l’Europa, essa è senza dubbio il continente che più ha patito negli ultimi anni ma si palesano comunque dei margini di ripresa, seppure nella complessa situazione politica;
5) i rischi per il 2019 non si annidano tanto nella recessione, che viene vista come un pericolo marginale, quanto nell’acuirsi della guerra commerciale Usa/Cina, e sul punto una distensione delle rispettive posizioni nei prossimi incontri potrebbe anche fare volare le borse.
Oggi come non mai bisogna affidarsi alle regole fondamentali più volte ribadite, soprattutto è importante definire una buona diversificazione per poter essere pronti a cogliere le numerose opportunità che si sono venute a creare.