La terza variabile nascosta: la sostenibilità

Nell’ambito di una buona pianificazione finanziaria, l’analisi del rischio e del rendimento rappresentano le uniche variabili? A mio avviso, no.

L’elemento fondamentale aggiuntivo è infatti dato dalla sostenibilità di lungo periodo, intesa Nell’ambito di una buona pianificazione finanziaria, l’analisi del rischio e del rendimento rappresentano le uniche variabili? A mio avviso, no.come la capacità di valutare la redditività delle aziende che sono presenti nei nostri portafogli di investimento rispetto alla società e all’ambiente. Il concetto di sostenibilità ha invero fatto la sua comparsa nel dibattito accademico internazionale solo in anni recenti, e si tratta di una nozione, ricavata dagli studi sull’etica dell’ambiente e l’ecologia, che viene sempre più spesso associata al mondo del business, ponendo l’attenzione sull’impatto delle attività economiche sulle risorse naturali del pianeta.  Tale valutazione non attiene peraltro solo a questioni etiche e morali, che restano comunque importantissime, ma rileva soprattutto perché solo le aziende che saranno capaci di rispettare l’ambiente e la nuova società in una fase così delicata dal punto di vista climatico e demografico saranno capaci di resistere alla rivoluzione in atto a livello mondiale. Intelligenza artificiale, ambiente e demografia rivoluzioneranno il mondo in tempi molto rapidi, e solo se saremo capaci di cogliere questi temi come cittadini e come investitori riusciremo ad avere i migliori risultati, sia dal punto di vista etico che di risultati di portafoglio.

Ed allora, costruire con il proprio consulente finanziario un portafoglio che ricomprenda queste tematiche non potrà che farci ottenere dei grandi risultati di lungo termine