Prospettive del settore tecnologico, cosa c’è oltre i “FAANG”

Se all’inizio del decennio le imprese più grandi al mondo erano quelle petrolifere, oggi le società con la maggiore capitalizzazione di mercato sono Apple, Alphabet e Microsoft. Si utilizza l’acronimo FAANG (Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google/Alphabet) proprio per indicare quelle società che dominano l’attenzione degli investitori. Il settore tecnologico ha infatti trainato il mercato sia nei periodi di crescita che in quelli di flessione e, nel 2019, ha finora registrato un recupero significativo, di pari passo con i beni di consumo e l’economia nel suo complesso. Gli investitori, tuttavia, farebbero bene a mantenere comunque un approccio prudente, poiché la conclusione del ciclo economico negli Stati Uniti, le tensioni commerciali irrisolte e la crescita degli utili più lenta delle attese lasciano presagire che i mercati conserveranno l’attuale andamento discontinuo.

Inoltre, in assenza di grandi concorrenti, i grandi colossi sopra nominati attirano l’attenzione dei governi e delle autorità di vigilanza, ed infatti i timori che le autorità stiano riguadagnando terreno sui FAANG hanno portato, insieme ad altri fattori, allo scoppio della bolla dei prezzi nel secondo semestre del 2018, e lo stesso 2019 sembra già essere un anno agitato per chi ha investito in queste società. Ed invero, accanto a queste grosse realtà, esistono anche società minori che stanno integrando nuove tecnologie, sfidando in un certo senso lo status quo e sfruttando in particolare l’intelligenza artificiale.

Numerosi esperti del settore hanno inoltre individuato nell’avvio delle reti 5G il prossimo grande step per il settore tecnologico globale, ed anzi, l’opportunità d’investimento più interessante è proprio nella catena di fornitura per l’implementazione del 5G, piuttosto che tra i produttori di attrezzature per telecomunicazioni; ad esempio si intravedono possibilità esistenti nell’area dei semiconduttori, quali chip e produttori di memorie, i cui prodotti sono vitali per l’avvio del 5G, o ancora tra le società di infrastrutture per comunicazioni wireless che aiutano gli operatori 5G nella distribuzione di servizi per dispositivi funzionanti in mobilità.

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