2020, una nuova decade, un nuovo inizio?

Inizio il 2020 con grande entusiasmo, considerati gli ottimi risultati dei mercati nel corso dell’anno appena conclusosi, il che dimostra come mantenere gli investimenti anche nelle fasi di difficoltà (vedi pesante storno di fine 2018), ed eventualmente anche rinforzare le posizioni, sia sempre il comportamento più appagante nel medio-lungo termine.

I primi avvenimenti di questi giorni (conflitto USA – Iran) certamente ci hanno fatto capire che non sarà un anno facile da punto di vista finanziario, e ci si dovrà pertanto aspettare importanti fasi di volatilità quali conseguenze degli scenari di scontro internazionale.  Oltre a ciò, il 2020 è anche l’anno delle elezioni americane, che inevitabilmente porteranno qualche sbalzo nell’andamento dei mercati a livello globale, soprattutto se si considera che la stessa salute dell’economia americana avrà un ruolo significativo nel determinare il prossimo inquilino della Casa Bianca.

Ciò premesso, vorrei in questo post iniziale tornare sull’importanza che riveste il consulente finanziario per le famiglie: il ruolo del professionista è quello di individuare la soluzione più idonea in funzione delle specifiche esigenze della famiglia, utilizzando gli strumenti più adatti per il trasferimento della ricchezza personale e aziendale. Il consulente affianca il cliente costruendo insieme ad esso una strategia per il futuro suo e della famiglia, sì da consentirgli di raggiungere in maniera efficace gli obbiettivi prefissati.

Dobbiamo chiederci: in un mondo sempre più complesso e ricco di incertezza abbiamo bisogno di un consulente? Siamo capaci, svolgendo altre attività, di prendere scelte decisive per il nostro futuro finanziario senza affiancamento di un esperto, o comunque senza un confronto? Il consulente finanziario, bisogna ricordarlo, è infatti colui che è in grado di colmare le asimmetrie informative che caratterizzano, spesso, il rapporto tra risparmiatori e operatori finanziari. Compito del professionista, infatti, non è solo quello di assistere, ma anche di formare i clienti, che avranno così una visione più trasparente dei mercati finanziari e potranno agire in modo più consapevole.

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