Nei giorni scorsi abbiamo assistito alle elezioni americane, un evento di importanza mondiale. Che cosa rappresenta la vittoria di Biden per l’America in termini di sostenibilità e quali sono gli impegni annunciati dal neo-presidente eletto?
Il cambiamento climatico e gli accordi di Parigi sul clima potrebbero tornare ad essere una priorità per l’America. Città, stati e imprese statunitensi negli ultimi quattro anni hanno continuato a impegnarsi per compiere progressi nell’affrontare il cambiamento climatico, nonostante la mancanza di una guida attenta al green. Dal 2017 infatti, l’amministrazione repubblicana di Donald Trump ha annullato e modificato regole e leggi federali in tema di ecosistemi e biodiversità. Con Biden si potrebbe assistere a un vero e proprio cambio di rotta.
Durante la campagna elettorale, il neo-presidente ha presentato un piano da 2000 miliardi di dollari per rendere gli Stati Uniti un paese a emissioni zero entro il 2050, affidandosi solo a fonti rinnovabili e rallentando così il surriscaldamento globale. Un piano ambizioso, che comporterebbe una radicale modifica nel modo di produrre energia che ora negli Stati Uniti dipende per l’80% da petrolio, gas e altri idrocarburi e che forse è servito a ottenere consensi durante la campagna elettorale. Un progetto che dovrà essere negoziato ma che secondo gli esperti potrebbe tracciare una nuova rotta accelerando la transizione energetica e ripristinando norme e regolamenti a tutela di salute pubblica e ambiente.
L’America, con il ritorno all’interno dell’Accordo di Parigi, potrebbe contribuire al rilancio internazionale dell’eco-diplomazia, attraverso l’adozione di politiche più aggressive sul versante climatico, delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e della mobilità elettrica. Bisognerà trovare un compromesso con Il Congresso e la strada che Biden sceglierà di seguire è tutta in divenire e dipende da molti fattori. Non ci resta che stare a vedere quali saranno le sue mosse successive.