Le obbligazioni: un investimento prudente (soprattutto ora)

In questo periodo storico, uno strumento di investimento adatto a chi desidera rischiare poco sono le obbligazioni. Perché sono “prudenti” e quali sono i rischi ad essi legati?

Nell’ultimo periodo, si è sentito parlare molto di obbligazioni che, fino a poco tempo fa, erano prese poco in considerazione per il loro basso rendimento rispetto ad altri strumenti finanziari.
Se guardiamo l’ultimo decennio, di fatto, le obbligazioni hanno avuto un rendimento prossimo all’1% con periodi in cui si è visto un rendimento addirittura negativo.

Le obbligazioni sono dei titoli di debito per chi le emette (ad esempio, uno stato o un’azienda) e di credito per chi le compra, ma, a differenza di un normale prestito, il titolo obbligazionario è cedibile.
Nel caso di uno stato, l’obbligazione prenderà la denominazione di governativa mentre, per quelle emesse da un’azienda, si parlerà di obbligazioni societarie.

L’obbligazione è un titolo che conferisce all’investitore che lo compra il diritto a ricevere, alla scadenza del titolo, il rimborso della somma versata e una remunerazione a titolo di interesse. Questa remunerazione, chiamata cedola, può essere a tasso fisso o a tasso variabile: le prime garantiscono periodicamente un ammontare di interessi stabilito a priori; invece, le secondo variano al variare di indici finanziari, ad esempio, tassi di inflazione o di cambio.

Le obbligazioni possono essere lo strumento di investimento più adatto per chi desidera rischiare poco. In particolar modo quelle a tasso variabile offrono rendimenti sempre in linea con quelli di mercato.

In questo contesto storico, il mercato obbligazionario è una grossa opportunità: a causa delle politiche restrittive che le banche centrali stanno adottando per combattere l’inflazione, si è visto un incremento notevole dei tassi di interesse che hanno fatto innalzare notevolmente (si possono trovare obbligazioni tra il 3% e il 5%) i rendimenti delle obbligazioni.

Bisogna però tenere conto che anche l’investimento in obbligazioni può presentare dei rischi. Nel caso si voglia vendere il proprio titolo prima della scadenza il controvalore potrebbe essere inferiore a quanto investito a causa dell’andamento del corso dell’obbligazione stessa.
Un rischio più remoto, ma comunque presente, è quello dell’insolvenza dell’emittente, nel caso in cui fallisca e non riuscisse a liquidare il proprio debito. Questo rischio è maggiormente presente nel momento in cui si acquistano singole obbligazioni, mentre diminuisce notevolmente nel momento in cui l’investimento venga effettuato in un fondo dove, essendo presenti centinaia di singole obbligazioni, anche se una dovesse essere insolvente non comporterebbe perdite significative.

E nel caso di obbligazioni acquistate in valuta estera? Un rischio che dobbiamo considerare è quello legato alla variabilità del rapporto di cambio che, nel caso sfavorisca la nostra valuta, potrebbe andare a provocare una perdita anche nel caso l’obbligazione abbia fruttato cedole positive.

In conclusione, come si è potuto vedere l’investimento in obbligazioni, con le giuste attenzioni, è senza dubbio l’investimento più prudente che un investitore può considerare per non esporsi troppo al rischio e, soprattutto in questo periodo storico, può essere una buona soluzione.

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