Riflessioni a 10 anni dal fallimento di Lehman Brothers

Da pochi giorni è passato il decimo anniversario dal fallimento di Lehman Brothers, all’epoca la quarta banca d’affari degli Stati Uniti, che innescò una delle più grandi crisi economico-finanziarie della storia. Ricordiamo che Lehman era la quarta più grande banca d’investimenti degli Stati Uniti al momento del suo crollo, con 25mila dipendenti sparsi in tutto il mondo. Il Tesoro e la Fed statunitensi decidevano di lasciar fallire la banca di investimento e il 15 settembre 2008 fu il picco di quella che è stata definita “la grande crisi finanziaria”, che generò poi la grande recessione.

Ma cosa avremmo fatto se avessimo investito in azioni il giorno prima del crollo di Lehman? Sicuramente molti presi dal panico e incapaci di ragionare sull’onda dell’emotività avrebbero disinvestito. Altri, forse più esperti, o forse ben consigliati dal proprio consulente finanziario, avrebbero mantenuto le posizioni, e altri ancora, capaci di cogliere la grande opportunità, avrebbero aumentato gli investimenti.

Mi vorrei soffermare sul secondo caso: persone che hanno deciso di mantenere le posizioni, e vorrei sottolinearvi come, pur avendo acquistato a valori molto cari, oggi sono tutti in guadagno. Ovviamente ci sono dei settori che sono cresciuti nettamente di più rispetto ad altri, pensiamo alla tecnologia rispetto alle banche, ma credo che sia opportuno fare una riflessione per capire come molte volte la nostra emotività ci condiziona e ci fa prendere delle decisioni estremamente dannose per il nostro patrimonio.

Insomma, ricordatevi che fare quattro chiacchiere con il Vostro consulente finanziario potrebbe portarvi importanti benefici nel medio lungo termine.

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