Gennaio: buone notizie dai mercati, ma ricordarsi sempre la prospettiva del proprio investimento

Molte volte non analizziamo e non intendiamo correttamente la parola investimento: spesso si realizzano operazioni di breve termine con l’obiettivo di conseguire un immediato beneficio, ma con il risvolto negativo che alla prima situazione di volatilità ci si ritrova in crisi, cercando talvolta scuse e soluzioni improvvisate.

Il mese di gennaio appena trascorso rappresenta in maniera esemplare esattamente quanto ora chiarito: per coloro che hanno ascoltato i consigli del proprio consulente è stata un’occasione di riscatto dopo un trimestre di profondo rosso, S&P 500 (l’indice che segue l’andamento di un paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione) dal 24 dicembre al 30 gennaio ha segnato il 14%.

marco minotti

L’inizio del 2019 indica anche una rimonta dei listini UE, tanto che il mese ora chiusosi si posiziona come miglior periodo da oltre tre anni, e tra le piazze principali dell’Eurozona è proprio di Milano l’incremento più significativo. Al contrario, coloro che, presi dall’istinto, hanno optato per il disinvestimento si ritrovano dalla parte dei perdenti.

Ovviamente i momenti di volatilità continueranno a presentarsi, è una caratteristica intrinseca del mercato, ma se affianchiamo all’investimento un corretto orizzonte temporale difficilmente avremo problemi: come più volte specificato, avere come obiettivo temporale il lungo periodo mette al riparo dall’ansia della volatilità e dalle decisioni prese sull’onda degli choc di mercato.

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