Prospettive future rispetto al mercato cinese

Il quadro delineato nel post precedente, che mostra una situazione di tendenziale incertezza per la potenza cinese, inevitabilmente spinge gli investitori ad assumere un atteggiamento prudente per l’immediato futuro. Ci si aspetta infatti un rallentamento della crescita economica del paese nei prossimi anni, dovendo lo stesso concentrarsi sul superamento delle varie sfide, ma ciononostante un rallentamento non significa necessariamente una crisi.

Occorre infatti considerare le persistenti potenzialità e capacità di adattamento del paese, ed in primo luogo l’abilità dello stesso a dare attuazione alle politiche prestabilite: il suo sistema di governo centrale ha infatti consentito di risolvere problemi a una velocità e su una scala virtualmente insuperata da altre grandi nazioni in via di sviluppo, ad esempio l’India. Si pensi alle misure che la Cina ha adottato per far fronte a eccesso di capacità, elevata leva finanziaria e altri rischi economici e finanziari. Inoltre, con riguardo alla questione-moneta, la Cina ha finora mantenuto il controllo dei suoi conti con l’estero, il che dovrebbe costituire una base per lo yuan: le misure comprendono restrizioni agli investimenti esteri delle società nonché limiti ai prelievi di liquidità esteri con carte bancarie cinesi, limitazioni che, in combinazione con il rallentamento della crescita monetaria interna nel contesto di riduzione del debito, hanno contribuito a sostenere lo yuan.

Ma a prescindere dalle indicate difficoltà, la Cina è ormai considerata un soggetto innovatore in molti settori dell’industria, basti considerare i rapidi miglioramenti nella produzione di batterie a ioni di litio che hanno contribuito a trasformare il paese nel maggiore mercato mondiale di veicoli elettrici in termini sia di produzione che di vendite. Le prospettive di lungo termine per la Cina sono dunque ancora promettenti, ammesso che le sue misure di ribilanciamento si traducano in un’economia più robusta e maggiormente sostenibile. Gli investitori devono certo prepararsi a ulteriori fasi di volatilità dei mercati nel breve termine, mentre la Cina è alle prese con gli ostacoli evidenziati, tuttavia tali ostacoli non sembrano insormontabili per un paese che vanta una serie di tattiche collaudate e nuove opportunità economiche.

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