L’atteggiamento degli italiani nei confronti del risparmio

L’investitore medio italiano viene da più direzioni definito come un paradosso, identificato in un risparmiatore attento che però non investe, o investe con troppo timore. Un risparmiatore che teme il futuro ma al contempo tende a non considerare le sue prospettive di lungo termine. Benché infatti l’intento di molti, e comprensibilmente, sia quello di perseguire rendimenti elevati, si riscontra poi nei fatti un atteggiamento contradditorio, atteso che gli stessi restano bloccati nella c.d. trappola di liquidità. Un elevato ammontare delle risorse dei risparmiatori resta infatti chiuso nei conti correnti, per prevenire eventuali bisogni futuri; secondo i dati della Banca d’Italia dei 4.287 miliardi di ricchezza finanziaria posseduta dai privati, ben 1.371 miliardi sono parcheggiati sui conti correnti. Non si incassano interessi, non si spende, non si investe.

Il delineato atteggiamento si fonda essenzialmente sulle più grandi paure degli italiani: recessione, perdita del lavoro e aumento delle tasse, ma si tratta di un atteggiamento a ben vedere poco vantaggioso, se non limitatamente dannoso. Pensiamo infatti che una somma anche non eccessiva di denaro depositata su un conto corrente, a causa dell’inflazione e dei costi ad esso connessi, tende a ridursi a distanza di pochi anni, per cui non solo quel denaro non produce frutti, ma è diretto ad un fisiologico calo. A fronte di questo scenario si è resa inevitabile una condizione di generale smarrimento dei risparmiatori di fronte invece ad una ripresa del mercato e ad una riduzione della volatilità.

Forse un maggior raccordo tra la capacità di risparmio dei privati e l’economia reale, quella delle imprese e delle opere pubbliche, servirebbe a rompere questo clima di incertezza: fondi pieni azionari e bond di piccole e medie imprese che concedono l’esenzione fiscale a chi mantiene l’investimento per almeno un quinquennio.

Del resto, un Paese prospera solo quando il denaro circola, non quando resta immobile su un conto.

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