Le contromisure di matrice economico-finanziaria sono necessarie

Era ancora febbraio quando l’epidemia Covid 19, oggi pandemia, dominava la scena del G20 in programma in Arabia Saudita. Se infatti le attuali misure di isolamento sembrano essere l’unica ricetta per poter uscire dall’emergenza sanitaria, i risvolti sul piano economico si manifestano di estrema gravità. In un certo senso si è già arrivati al dilemma: più stringenti sono le limitazioni alle normali attività quotidiane, più profondi sono i danni economici, e quindi più ampi gli stimoli necessari.

Diversi Paesi europei hanno quindi varato dei pacchetti di stimolo e previsto un sostegno finanziario per garantire liquidità alle aziende, alcune Banche Centrali, come la Bank of England e la Banca Centrale Europea, hanno attuato misure mirate per fornire credito alle piccole e medie imprese, con lo scopo principale di evitare una crisi di liquidità.

In queste ore i tecnici del nostro Governo sono al lavoro per mettere a punto gli ultimi dettagli del decreto contenente le misure economiche a sostegno dell’economia, con aiuti a famiglie ed imprese, e fondi per tutti i settori. Sul fronte fiscale, è ormai scontato lo stop alle scadenze del 16 marzo, così come la sospensione delle attività di accertamento dell’Agenzia Entrate e Riscossione, mentre si ragiona su altri rinvii e sospensioni delle scadenze fiscali per imprese, professionisti e partite IVA. Lo scenario più probabile, al momento, resta tuttavia per molti analisti quello di una recessione globale.

Va d’altra parte rilevato anche un dato positivo: la Cina, ma sempre più anche la Corea del Sud, iniziano a vedere un barlume di speranza grazie all’adozione di restrizioni e divieti su larga scala, le filiere iniziano a ripartire e le persone possono ricominciare a circolare liberamente, mettendo così nuovamente in moto i consumi.

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