Segnali di forte volatilità, incertezze e incoraggiamenti

I principali indici della Borsa Italiana, così come le principali piazze finanziarie europee, hanno registrato variazioni frazionali la scorsa settimana, segnalando una forte tendenza alla volatilità; l’aumento dei contagi in Giappone, così come negli USA, e il timore sempre maggiore di una nuova ondata di ritorno in Cina, sembra aver inciso negativamente sulla propensione al rischio.

Ai suddetti timori di ordine sanitario, si aggiungono le incertezze derivanti dal mondo della politica, il cui epicentro, ancora una volta, risiede negli Stati Uniti, dove l’esito delle prossime elezioni presidenziali sembra essere sempre più imprevedibile, con importanti segnali di vantaggio a favore del candidato democratico Biden. Le incertezze, in questo senso, derivano soprattutto dal fatto che, stando alle sue ultime dichiarazioni, Biden avrebbe l’intenzione di aumentare le imposte su società e reddito, oltre a voler riconsiderare alcune delle decisioni dell’attuale Presidente in materia di deregolamentazione, e va da sé che imposte più alte porteranno ad una erosione degli utili aziendali.

D’altra parte, l’Empire State Index per il settore manifatturiero nello stato di New York ha fatto segnare un rimbalzo: le vendite al dettaglio sono aumentate più del previsto, così come la produzione del mese di maggio, seppur in misura inferiore alle attese. Nel Regno Unito il mercato del lavoro ha sorpreso ancora in positivo in aprile, con la creazione di 6.000 nuovi posti di lavoro.

Dunque, segnali contrastanti che, come preannunciato, hanno determinato un rialzo dell’Economic Policy Uncertainty Index, basato, appunto, sul numero di notizie inerenti a fonti di incertezza e rischi sui principali quotidiani globali.

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