Dopo il pesante calo del Pil nel 2° trimestre 2020, e con la ripresa delle attività in molti settori, era atteso un rimbalzo dell’economia che dovrebbe portare ad un 3° trimestre in crescita. Questa previsione è stata rispettata?
Effettivamente, i dati di luglio ed agosto, inerenti la produzione, le ore lavorate, i consumi energetici e l’andamento della fatturazione elettronica, vanno in questa direzione. In particolare, le stime preliminari sui flussi commerciali con i paesi extra-Ue indicano la prosecuzione della fase di risalita delle vendite all’estero, mentre ad agosto il clima di fiducia delle imprese ha confermato i segnali positivi la cui diffusione coinvolge quasi tutti i settori, benché con intensità diverse.
A luglio, inoltre, si sono registrati i primi segnali di recupero anche per l’occupazione, accompagnati dalla ripresa delle ore lavorate pro capite.
Al contempo, sembra che la pandemia stia entrando in una nuova fase: è vero, i nuovi casi sono in crescita, ma il numero dei ricoveri ospedalieri e dei decessi è inferiore, e molti Paesi mostrano di avere capacità sanitarie sufficienti a gestire i nuovi pazienti.
Nel complesso, complice anche l’importante sostegno fornito dalle Banche Centrali, sembra prospettarsi un momento positivo nell’ambito del ciclo attuale.