Verso una pianificazione innovativa e sostenibile

La maggior parte degli italiani sogna una serena pensione, ma i metodi di investimento utilizzati sono ancora quelli vecchi e stantii della “old economy”. La vera innovazione è quella di unire una pianificazione attenta e sostenibile, sia nel tempo che per l’ambiente.

La previdenza italiana si basa su 3 pilastri: la previdenza obbligatoria, la previdenza complementare su base collettiva e la previdenza individuale.
Attualmente solo una piccola percentuale dei risparmiatori dedica attenzione alla problematica pensionistica, quando in realtà dovrebbe essere il prima tema di risparmio.
Infatti, molte analisi e studi sottolineano come tra le ambizioni degli italiani ci sia quello di avere un sereno dopo lavoro ma in realtà si fa molto poco su questa tematica cercando dei surrogati da old economy, come l’acquisto di case iper-tassate con poche prospettive di rivalutazione.
Lo Stato, già da parecchi anni, garantisce una serie di agevolazioni fiscali per chi decide di destinare il proprio Tfr ad un fondo pensione o decide di fare dei versamenti volontari, ma ancora pochi decidono di pensarci.
Questa situazione, nel lungo termine, con la riduzione delle coperture pensionistiche statali – ricordo che siamo in un regime contributivo ormai da parecchi anni – farà allontanare sempre di più coloro che sognano di vivere una serena vecchiaia e, soprattutto, lontana da problematiche economiche.
Insomma, ritengo fondamentale che gli italiani comincino a pianificare e il primo tassello di una pianificazione è senza dubbio la pensione.
Per poterlo fare bisognerebbe scrollarsi di dosso le vecchie abitudini e in particolar modo il vecchio modo di investire, come case e titoli di stato, e cominciare a creare una pianificazione basata su strumenti agevolati fiscalmente e che intercettino le tematiche legate agli obbiettivi dell’Agenda Onu 2030.

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