Cambiamento climatico: dobbiamo agire, ma anche tutelarci

Gli eventi catastrofici non sono più casi isolati: il 2022 ha visto 421 catastrofi naturali, con perdite umane e economiche considerevoli. Solo una frazione delle perdite era coperta da assicurazioni. Ecco perché è necessario una tutela assicurativa solida per affrontare le perdite economiche causate da queste devastazioni.

In passato, gli eventi considerati catastrofici erano sporadici, oggi invece sono sempre più frequenti.

Nel corso del 2022, sono state registrate 421 catastrofi naturali, in cui 31.300 persone hanno perso la vita e sono state registrate pesantissime perdite economiche (per 313 miliardi di dollari a livello mondiale).
Il dato è in crescita del 4% rispetto alla media del XXI secolo, ma l’aspetto più allarmante è che solo 132 miliardi di dollari erano coperti da assicurazione.

Tuttavia, nonostante la maggior parte delle spese totali del 2022 non fosse coperta dalle assicurazioni, è stato evidenziato un cambiamento positivo nel modo in cui le imprese e le famiglie stiano affrontando la mitigazione del rischio.

Analizzando il solo territorio italiano, gli incendi causati dalla siccità che si sono verificati nel Paese tra giugno e luglio 2022 hanno causato oltre 13 milioni di euro di perdite economiche; oltre 25 milioni di perdite economiche dovute a tempeste di grandine registrate nel solo mese di agosto; inoltre, sono state 24 milioni le perdite economiche complessive dovute alle alluvioni nelle Marche e ad Ischia.

In conclusione, le devastazioni causate dai disastri naturali in tutto il mondo dimostrano la necessità di una più ampia adozione di strategie di mitigazione del rischio.

Gli impatti del cambiamento climatico diventano sempre più visibili in tutto il mondo: questo dovrebbe farci diventare più consapevoli circa l’importanza delle tutele assicurative, affinché le perdite economiche derivanti dai danni vengano coperte anche solo parzialmente.

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